Blog - Alessi Lino S.r.l. - Impianti elettrici, idraulici, condizionamento, manutenzione e progettazione

Bring to the table win-win survival strategies to ensure proactive domination. At the end of the day, going forward, a new normal that has evolved from generation.
alessilino-1280x540.png

19/03/2024

In questo articolo noi di Alessi Lino vogliamo affrontare un argomento molto importante, ovvero della sicurezza negli impianti industriali. Se anche per te è importante, rimani su questa lettura.

Se ti stai chiedendo quali sono i fattori che definiscono un’impresa sicura, vanno identificati in:

  • Identificare pericoli;
  • Valutare i rischi;
  • Prevenire malfunzionamenti e infortuni;
  • Definire procedure operative con i lavoratori.

Queste sono solo alcune delle azioni che rendono un’impresa sicura, ma ciò che vuol dire investire in sicurezza industriale significa ottimizzare le prestazioni e ridurre i costi di infortuni, guasti, manutenzioni improvvise, furti di informazioni.

Alla domanda, cosa si intende per sicurezza industriale, noi di Alessi Lino rispondiamo così: la sicurezza industriale è la condizione di un sistema produttivo in cui non ci siano pericoli evidenti che possano arrecare danno a persone o cose coinvolte nel processo o all’ambiente circostante. Oggi sicurezza industriale è anche cybersecurity, sicurezza informatica: un impianto o un macchinario sono sicuri quando riescono a garantire non solo l’integrità fisica e psicologica del lavoratore ma anche la protezione dei flussi informativi e di comunicazione che ne permettono il funzionamento. L’eccellenza operativa non può prescindere dall’investimento in sicurezza. Le operazioni ad alte prestazioni dipendono infatti dalla sicurezza per migliorare la produttività ed evitare interruzioni improvvise, spegnimenti non pianificati, infortuni, furti di oggetti e/o dati, alti costi di manutenzione.

Facciamo un esempio pratico: se la benzina viene conservata dove è consentito fumare, l’incendio in reparto sarà altamente probabile, ma, a seconda della quantità di liquido presente e dei dispositivi di protezione individuale messi a disposizione dei lavoratori, potrà avere una bassa magnitudo (qualche ustione) o un’alta magnitudo (diverse morti), con livelli di sicurezza differenti. La probabilità che il pericolo si trasformi in evento e produca danno è espressa dal parametro del rischio. Il rischio è la probabilità moltiplicata per il danno. Se il pericolo può essere eliminato, il rischio, in presenza del pericolo, può essere soltanto ridotto. Dalla sua valutazione e riduzione dipende il livello di sicurezza industriale raggiunto.

Stando a quanto detto, mentre il pericolo può essere eliminato, il rischio, in presenza del pericolo, può essere solo ridotto. Per ridurre il rischio si agisce su due fronti: da un lato si diminuisce la probabilità che l’evento indesiderato accada, agendo sulla prevenzione, dall’altro si riduce la magnitudo, l’impatto negativo, agendo sulla protezione.

Si interviene sia sulle procedure tecniche (aggiunta pulsanti, piastre per scaricare energia elettrostatica), che organizzative (modifica turnistica del personale per evitare sovrapposizioni, miglioramento della comunicazione interna), che formative (seminari sull’utilizzo dei macchinari, sulle procedure, ripasso delle regole). Poi occorre capire quale percentuale di rischio è stata eliminata e calcolare il rischio residuo per monitorarlo e gestirlo.

Sicurezza degli impianti

L’IoT può aiutare a raccogliere ed elaborare dati per migliorare la sicurezza senza diminuire le prestazioni. Le soluzioni “Smart Safety” inviano infatti dati diagnostici dettagliati all’ambiente di progettazione, al sistema di visualizzazione, al software informativo e al controllore di automazione programmabile, in chiave di manutenzione predittiva, di monitoraggio della produzione, di regolamentazione degli accessi e di riduzione del rischio incidenti. Per esempio, la pulizia dei macchinari può essere pericolosa se è eseguita quando i macchinari sono in funzione, e richiede tempo quando sono spenti: i dispositivi di monitoraggio della velocità di sicurezza possono aiutare. Così come la digitalizzazione dei dati e dello storico della manutenzione può favorire una riduzione notevole dei costi di risorse umane ed economiche.

Un’altra soluzione sono i sistemi di sicurezza integrata per la gestione automatica degli ingressi alle aree operative e la regolamentazione degli accessi a zone di particolare rischio, basati su identificazione a radiofrequenza RFID: il software, collegato ai sensori, riconosce e identifica la persona o il veicolo autorizzato segnalando eventuali violazioni delle procedure, tra le quali il superamento del tempo massimo di permanenza in area pericolosa, il superamento del numero di persone consentite in un’area ad alto rischio, la mancata presenza nell’area del personale di reparto, il tentativo di accesso di personale non autorizzato.

Inoltre vanno segnalati i sistemi di sicurezza anticollisione che riducono i rischi di incidenti tra carrelli elevatori e pedoni nelle aree di lavoro come magazzini o cantieri: gli operatori sono dotati di DPI attivo, che scambia dati di presenza e posizione con il rilevatore a 360° installato sul carrello in movimento. Il rilevatore, in caso di avvicinamento eccessivo del pedone, invia al guidatore alert visivi e sonori sul display touchscreen in cabina.

 

 

 

 


pexels-gustavo-fring-4254165-1-1280x853.jpg

19/03/2024

Ma tu lo sapevi che esistono degli appositi incentivi per il fotovoltaico? Ebbene si, ci sono, ed in questo articolo andremo a vedere quelli disponibili per questo 2024!

Bonus fotovoltaico 2024: scopriamolo insieme

Il bonus fotovoltaico è un aiuto economico destinato alle famiglie meno abbienti per la realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo. I nuclei familiari devono avere un ISEE inferiore ai 15.000 euro oppure, in alternativa, un ISEE inferiore a 30.000 euro se hanno 4 o più figli. Il nuovo bonus fotovoltaico per le famiglie viene chiamato anche “Reddito Energetico“, e sono stati stanziati 200 milioni di euro ed è finanziata dal Fondo Nazionale per il Reddito Energetico, istituito con la Delibera CIPESS 27 dicembre 2022. La misura è disciplinata dal Decreto 8 agosto 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.261 del 08-11-2023.

Detto questo, vediamo a chi spetta il bonus fotovoltaico e come funziona.

Il bonus fotovoltaico spetta alle persone fisiche e viene riconosciuto alternativamente a chi appartiene a:

  • Nuclei familiari con ISEE inferiore ai 15.000 euro;
  • Nuclei familiari con ISEE inferiore a 30.000 euro in caso di 4 o più figli a carico.

Inoltre, sono previsti inoltre requisiti specifici da rispettare legati al tipo di impianto fotovoltaico.

Il bonus fotovoltaico finanzia l’installazione di impianti fotovoltaici al servizio di unità residenziali nella disponibilità di nuclei familiari in condizione di disagio economico.

Gli impianti finanziabili devono essere:

  • Di potenza nominale non inferiore ai 2 kilowatt e non superiore ai 6 e comunque, non andare oltre la potenza nominale in prelievo sul punto di connessione;
  • Realizzati su coperture e superfici, aree e pertinenze di cui il soggetto beneficiario sia titolare di un valido diritto reale.

Come sappiamo bene, un impianto fotovoltaico è un impianto elettrico che produce energia dal sole, ed è costituito dall’assemblaggio di più moduli fotovoltaici che sfruttano l’energia solare per produrre energia elettrica mediante effetto fotovoltaico; i pannelli dell’impianto fotovoltaico possono essere installati nelle abitazioni sul tetto, sulla facciata di una casa o edificio, oppure a terra, e hanno il compito di convertire l’energia solare in energia elettrica.

Ma quindi, come funziona il bonus?

Il bonus fotovoltaico funziona mediante l’erogazione di risorse destinate alle famiglie con ISEE basso. Le risorse provengono dal Fondo Reddito Energetico, alla cui operatività lavora il Gestore Servizi Energetici (GSE), è di natura rotativa e mette a disposizione per le annualità 2024 2025 complessivi 200 milioni di euro, per gran parte nel Mezzogiorno.

Sono destinatari dell’80% delle risorse le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il Fondo può essere incrementato con un versamento volontario da parte di Amministrazioni centrali, Regioni, Province, ma anche organizzazioni pubbliche e realtà no-profit.

Inoltre, il GSE (Gestore dei Servizi Energetici), per la gestione del Fondo, mette a disposizione una piattaforma informatica digitale (non ancora attiva) per la presentazione delle richieste di accesso alle agevolazioni, la rendicontazione e il monitoraggio dei risultati, nonché la gestione delle transazioni economiche del Fondo.


b4197dbe-f657-4902-a16b-268453f471dc-e1698246489148.jpg

17/01/2024

In questo articolo noi di Alessi Lino vogliamo parlarti di impianti civili e più nello specifico vogliamo dirti come devono essere realizzati. Quindi, ti auguriamo buona lettura.

La prima cosa da sapere è che ogni impianto elettrico è composto da una serie di componenti necessari per il funzionamento e da una dotazione che cambia a seconda dell’ampiezza della casa; inoltre, per gli impianti elettrici nuovi, la norma fissa tre livelli qualitativi. Va anche detto che l’impianto elettrico è regolato dalla norma Cei 64-8 e dalla variante V3 del 2011 alla norma stessa, con la quale vengono dettate le regole precise sui limiti minimi prestazionali degli impianti elettrici per le nuove installazioni.

Il primo aspetto da segnalare è che la potenza contrattuale impegnata, fornita al privato dall’azienda elettrica prescelta, viene diversificata in base alla superficie della casa: 3 kW (valore minimo per superfici fino a 75 mq) e 6 kW (valore minimo per superfici oltre i 75 mq). Anche se i valori indicati non verranno del tutto impiegati, l’impianto elettrico deve essere predisposto per accettare almeno queste potenze impegnate.

Per quanto riguarda invece gli impianti elettrici esistenti, in genere dimensionati per 3 kW di potenza impegnata secondo la vecchia prassi, nel caso ci sia un utilizzo superiore di energia elettrica all’interno dello spazio domestico si può incrementare l’utenza da 3kW a 4,5 kW o addirittura a 6 kW, tramite richiesta al gestore.

Se ti stai chiedendo da dove partire, la risposta è dal centralino. Il centralino di nuovo tipo è più grande rispetto ai vecchi modelli e deve avere un interruttore generale e almeno due di quelli differenziali. Il numero di linee dipende invece dai mq della casa e dal livello di impianto adottato. Da quello generale, con il contatore per la misurazione dei consumi, si snodano i fili conduttori che portano al centralino singolo (cioè il quadro elettrico dell’unità abitativa) posto all’interno della casa, solitamente posizionato vicino al vano della porta di ingresso. Questo centralino contiene i vari interruttori magnetotermici e l’interruttore differenziale detto “salvavita”. Oltre a questa, che è la parte per così dire di comando, un impianto elettrico domestico è formato anche da:

  • Prese per l’attacco dei vari elettrodomestici;
  • Interruttori semplici o composti per comandare i punti luce;
  • Un sistema di messa a terra dell’impianto nella sua totalità (il conduttore di terra va sempre portato all’interno del centralino).

I “circuiti” in casa

A partire dal quadro, l’impianto elettrico di un appartamento viene diviso in tre “circuiti”:

  • A 16 Ampere per le prese;
  • A 10 Ampere per le luci e un circuito per l’alimentazione;
  • A 12V per i circuiti di chiamata (come ad esempio l’allarme sonoro che va messo in bagno).

Le prese saranno posizionate a muro a un’altezza di 30 cm dal pavimento (110 cm nel caso di bagni e cucine), mentre gli interruttori a 110 cm dal suolo.

I cavi conduttori, in un appartamento, sono tre: uno per la fase in corrente, uno per il neutro e uno per la messa a terra.

In conclusione possiamo affermare che l’impianto elettrico, in linea generale, ha un costo di circa 50/60 euro per ogni punto luce installato. In un appartamento standard di 90 mq, costituito da circa 60 punti luce, l’importo complessivo può quindi essere stimato in 3.000/3.600 euro, esclusa Iva. Nella cifra sono compresi i materiali, i tubi corrugati, le scatole, i quadri elettrici, la manodopera e l’utile per l’impresa.


Immagine-campo-FTV-3-1280x960.jpg

15/12/2023

Noi di Alessi Lino ti abbiamo già parlato di impianto fotovoltaico e dei suoi vantaggi. La domanda che spesso però ci poniamo è: si risparmia davvero? E quanto? Scopriamolo assieme.

è difficile calcolare il vantaggio economico di un impianto fotovoltaico, infatti bisogna considerare numerosi fattori e l’analisi andrebbe effettuata per ogni specifico progetto. Ad ogni modo, ecco alcune indicazioni utili di carattere generale, per avere maggiori informazioni a disposizione nella valutazione della sostenibilità economica di un impianto fotovoltaico e sulla configurazione migliore per risparmiare sulla bolletta della luce.

Quanto si risparmia con i pannelli solari fotovoltaici?

La prima cosa che vogliamo dirti è che per poter risparmiare con il fotovoltaico bisogna considerare la dipendenza da due fattori, ovvero:

  • L’energia elettrica non prelevata dalla rete;
  • L’elettricità venduta attraverso lo scambio sul posto.

Facciamo dunque chiarezza: nel caso in cui si tratti di energia elettrica non prelevata dalla rete, il risparmio è dato dall’autoconsumo, cioè dall’utilizzo diretto dell’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici per ridurre quella prelevata dalla rete esterna, percentuale però piuttosto variabile, perché dipende da molti fattori quali la stagione climatica, la presenza di nubi, l’irraggiamento solare e l’efficienza dell’impianto installato.

Vi è anche il secondo caso, in cui oltre a coprire una parte del proprio fabbisogno di energia elettrica attraverso l’autoconsumo fotovoltaico è possibile vendere l’elettricità al GSE (Gestore Servizi Energetici) e beneficiare di un conguaglio attraverso lo scambio sul posto.

Detto questo, andiamo a capire quanto si risparmia con il fotovoltaico in bolletta.

Devi sapere che aggiungendo un sistema di accumulo all’impianto fotovoltaico è possibile immagazzinare parte dell’energia prodotta e non consumata immediatamente. In questo modo si può aumentare la percentuale di autoconsumo, sfruttando meglio l’elettricità prodotta dai pannelli per coprire il proprio fabbisogno elettrico, riducendo al contempo la quota di energia elettrica ceduta alla rete e remunerata mediante lo scambio sul posto.

Quindi si tratta di un vantaggio a tutti gli effetti: è più conveniente consumare l’energia elettrica del fotovoltaico che cederla alla rete, poiché la compensazione copre appena il 70% dei costi sostenuti per l’elettricità. Il risparmio effettivo dipende dalla percentuale di autoconsumo media che si riesce a raggiungere, ad ogni modo consideriamo di arrivare al 50% di autoconsumo e di spendere 10.000 euro per il fotovoltaico da 3 kW con accumulo da 4,8 kWh.

Si tratta in questo caso di un risparmio in bolletta che sale fino a 750 euro l’anno, con un compenso del GSE di 150-300 euro, per un beneficio economico complessivo di 900-1.050 euro l’anno; quindi è possibile recuperare la spesa in circa 9-11 anni, mentre usufruendo dello sconto in fattura del 50% si può ammortizzare l’investimento iniziale in 4-5 anni.

Quindi, la convenienza dell’accumulo dipende dalla possibilità di beneficiare delle agevolazioni fiscali, oppure dal livello di autoconsumo che si riesce ad ottenere. Con una percentuale del 70% di autoconsumo il risparmio annuale arriva a 1.200-1.350 euro l’anno, quindi la spesa si recupera in 7-8 anni, mentre con lo sconto in fattura del 50% si rientra in 3-4 anni.

In conclusione, quanto si risparmia con il fotovoltaico? Il risparmio che si può ottenere con un impianto fotovoltaico dipende da molti fattori, ed è per questo motivo che bisogna rivolgersi a dei professionisti qualificati e richiedere uno studio preliminare approfondito. Infatti devi sapere che ad incidere sulla convenienza economica del fotovoltaico, sono anche altri fattori, come l’efficienza energetica dell’immobile, le abitudini di consumo e il tipo di impianti utilizzati in casa per la produzione di acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento.

Il nostro consiglio ultimo è quello di investire in un impianto fotovoltaico di qualità e ben dimensionato, in grado di garantire prestazioni elevate per massimizzare il rendimento e il risparmio in bolletta.


20220906_131317-1280x577.jpg

10/11/2023

Di certo anche tu hai sentito parlare di impianto fotovoltaico e magari sei tra coloro che si sono chiesti se sia davvero così utile installarlo a casa. Ed è proprio pensando a chi come te si sta ponendo questa domanda, che noi di Alessi Lino vogliamo parlartene in questo articolo.

Ma procediamo con ordine per fare chiarezza.

Impianto fotovoltaico: cos’è e come funziona

Quando si parla di impianto fotovoltaico si fa riferimento ad un sistema che ha la capacità di convertire la luce solare in energia elettrica attraverso l’utilizzo di pannelli solari che, a loro volta, sono composti da celle fotovoltaiche che generano una corrente continua quando colpiti dalla luce del sole.

È proprio durante il giorno, con il sole, che l’impianto fotovoltaico produce energia elettrica che può essere consumata direttamente in casa, riducendo la dipendenza dalla rete di distribuzione elettrica. Quando il sole tramonta e l’impianto fotovoltaico smette di produrre energia, la casa continuerà a consumare energia accumulata durante il giorno, dalla rete di distribuzione.

Fatta questa premessa, andiamo a vedere perché scegliere di installare un impianto fotovoltaico a casa nostra e quali sono i vantaggi.

  • Risparmio in bolletta: installare un impianto fotovoltaico a casa tua, significa dare un taglio secco alle proprie spese per la corrente elettrica! Proprio come dicevamo prima, i pannelli sfruttano l’energia dei raggi solari e la trasformano in elettricità, il che significa far funzionare i propri elettrodomestici senza spendere in bolletta;
  • Impatto ambientale: utilizzare un impianto fotovoltaico, che sfrutta l’energia del sole, vuol dire non produrre nessun tipo di inquinamento. Quindi, installare un impianto fotovoltaico, significa azzerare le emissioni di CO2 nell’ambiente e combattere in prima linea la lotta al riscaldamento globale;
  • Energia green: impianto fotovoltaico è sinonimo di produzione energetica green: l’energia del sole infatti, non solo è disponibile in qualsiasi momento, ma è anche rinnovabile e sfruttabile per sempre;
  • Addio costi di manutenzione: hai capito proprio bene: un impianto fotovoltaico non richiede una manutenzione frequente, quindi ciò che dovrai fare è assicurarti che i pannelli siano puliti e quindi sempre in grado di produrre energia elettrica;
  • Usura stop: essendo un impianto statico, non soggetto a movimento, il fotovoltaico è scarsamente soggetto ad usura. L’unica cosa di cui dovrai preoccuparti è la pulizia e la sostituzione dell’inverter, necessario per convertire l’energia solare in elettrica, che va cambiato dopo una decina d’anni;
  • Energia indipendente: fotovoltaico è sinonimo di ridotta importazione di materie prime per produrre energia, ma non solo. Se si utilizza un sistema di accumulo a batteria, l’indipendenza energetica dai fornitori tradizionali di energia non sarà più un sogno;
  • Valore immobiliare più alto: ebbene si, un immobile energeticamente indipendente ha un prezzo commerciale senza dubbio più elevato. Quindi, qualora decidessi di mettere sul mercato casa, potrai chiedere un prezzo più alto;
  • Incentivi fiscali sul fotovoltaico: infine, non per importanza, non dimentichiamo gli incentivi fiscali: quello che tra i vantaggi di un impianto fotovoltaico è senza dubbio il più rilevante. Grazie al Decreto Rilancio gli impianti fotovoltaici e i sistemi di accumulo sono oggetto di una importante agevolazione, grazie al Bonus Casa e al Superbonus 110%. Il Superbonus 110%, prorogato fino al 2023 nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, prevede l’aliquota di detrazione pari al 110% delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022. Questo bonus è usufruibile per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, tra cui proprio l’installazione di impianti fotovoltaici. Il bonus viene erogato sotto forma di detrazioni fiscali da ripartire in cinque quote annuali e si calcola moltiplicando il costo complessivo dell’intervento per il 110%.

In conclusione quindi, installare un impianto fotovoltaico può essere davvero vantaggioso; inoltre, abbinandolo ad altri impianti, come ad esempio un sistema di accumulo a batteria, si possono massimizzare i suoi benefici, perché l’elettricità prodotta dai pannelli viene immagazzinata e può essere usata in un secondo momento.


3e272abc-2371-4aea-95ed-d3ca692a60ce-e1698246165251.jpg

25/10/2023

In questo articolo vogliamo parlarti degli impianti industriali ovvero uno tra i vari settori in cui operiamo. Ti auguriamo quindi buona lettura!

Impianti industriali ed impiantistica: ecco di cosa si tratta

Quando si parla di impiantistica industriale si fa riferimento ad un settore strettamente legato a un processo fisico, cioè a tutto un insieme di macchinari e persone unite nella trasformazione, in prodotti finiti, di risorse energetiche e materie prime.

Inoltre è bene dire che l’impiantistica prevede tutta una serie di fasi che vanno dalla progettazione, all’impianto vero e proprio fino alla manutenzione dello stesso. Di conseguenza, anche l’impianto industriale si divide, a sua volta, in:

  • Impianti tecnologici: ovvero tutti quei macchinari dedicati alla trasformazione della materia prima;
  • Impianti di servizio: ovvero il valore aggiunto.

Progettazione di un impianto elettrico industriale: materiali e protezione

La prima cosa da fare se state pensando alla progettazione di qualsiasi tipo di impianto elettrico è capire quali sono le materie prime, che devono essere in primis di qualità espressa dai vari certificati di conformità di ognuna di esse. Ma non solo; altrettanto importante sarà andare a fissare barriere sulle parti attive, garantendone innanzitutto una buona durata, ma anche assicurando la tutela delle persone a rischio di contatto e la protezione da sovraccarichi o cortocircuiti.

Quasi scontato risulta dire che sono fondamentali attenzione e precisione anche nella fase di posizionamento dei tubi e dei cavi che devono essere protetti, che avranno come caratteristica principe l’essere ignifughi e con dimensioni che ne agevolano l’impiego e dalle quali dipende anche l’uso delle cassette di derivazione.

Infine, i quadri dovranno essere autoestinguenti e rispondere alla protezione IP55, mentre prese e spine devono essere posizionati in portafrutti ignifughi (protezione IPXXB).

Impianti elettrici: normativa e manutenzione

La manutenzione degli impianti elettrici industriali, si sa, è molto importante e consiste in una serie di passaggi, ovvero:

  • Verifica dei quadri elettrici, delle scatole di derivazione e delle giunzioni;
  • Verifica dell’idoneità dei cavi elettrici e, dunque, dell’isolamento dei circuiti;
  • Verifica dell’assenza di interruzioni nei conduttori “di terra”;
  • Verifica del funzionamento dei salvavita;
  • Verifica dello stato dei morsetti e dei cavi;
  • Sostituzioni varie (linee di alimentazione, interruttori, prese, ecc.).

Tutti i passaggi sopra elencati vengono effettuati con apposite attrezzature certificate, che vanno dall’utensileria elettrica a quella manuale isolata, fino agli strumenti per la valutazione dell’isolamento e per la localizzazione di eventuali guasti.

Sono infatti molti i rischi legati alla realizzazione di impianti elettrici e alla loro manutenzione, ed è proprio per questo che riuscire a garantire la sicurezza dei lavoratori è importantissimo e lo si può fare solo rispettando le misure di prevenzione che vanno dall’abbigliamento antinfortunistico alla messa in sicurezza di ogni singolo macchinario, mediante test e verifiche, fino a definire una vera e propria tabella di marcia in sicurezza.

Inoltre, tutti gli impianti industriali devono fa capo alle seguenti leggi:

  • Decreto Legislativo 81 del 2008 in merito alla sicurezza sul luogo di lavoro;
  • Legge 186/1968 (materiali);
  • DL 37/2008 (sicurezza);
  • Legge 791/1977 (responsabilità).

Infine, per capire se l’impianto elettrico industriale è a norma sarà necessario verificare che i prodotti rechino il marchio CE o CEI.

Scopri cosa possiamo fare per te

Produrre e gestire show ha forgiato le nostre expertise! Ecco perché noi di Alessi Lino siamo abili nella progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti elettrici industriali. Non a caso, siamo specializzati in destinare ad accogliere eventi di qualsiasi portata ed ospitare contest di qualsiasi genere.

Qualche esempio? Fiere, spazi televisivi, alberghi, concessionarie, parrocchie e tanto altro ancora.

E se ti stai chiedendo come facciamo, sappi che riusciamo coniugando le nostre competenze tecnico-realizzative con l’approfondita conoscenza delle reali esigenze impiantistiche di queste particolari strutture, possiamo suggerire al cliente importanti ottimizzazioni.

Inoltre, siamo a fianco del cliente, a partire dalla delicata fase progettuale, sino ad arrivate a quale manutentiva ed all’ulteriore erogazione di servizi verso terzi correlati, sempre garantendo la massima funzionalità ed efficienza possibile.


b4197dbe-f657-4902-a16b-268453f471dc-e1698246489148.jpg

10/09/2023

E tu quanto ne sai di impianti civili? Qualsiasi sia la tua risposta noi di Alessi Lino S.r.l. oggi vogliamo parlarti proprio di questo, ricordandoti che è anche uno tra i vari settori in cui operiamo. Ti auguriamo quindi buona lettura.

Impianti elettrici civili: cosa sono

Iniziamo subito con il dire che l’impianto elettrico è il cuore pulsante di ogni abitazione, ma anche di ogni ambiente lavorativo, e lo diciamo perché senza di esso gli spazi sarebbero del tutto inutilizzabili, perché non ci sarebbe corrente elettrica.

Vediamo quindi come progettare un impianto elettrico civile.

Tutti gli impianti elettrici, siano destinati ad abitazioni private o a luoghi pubblici, si compongono di:

  • Contatore: che serve per il monitoraggio consumi effettuati;
  • Salvavita: ovvero un dispositivo di sicurezza con interruzione corrente;
  • Tubi corrugati: ovvero tubi per diffondere l’elettricità in tutta la casa;
  • Conduttori: ovvero i cavi elettrici interni ai tubi;
  • Punto luce: ovvero i vari punti di fuoriuscita dei cavi elettrici;
  • Ed altri elementi tra i quali: spine, interruttori, prese, pulsanti di derivazione.

Detto questo possiamo dire che la corretta installazione dell’impianto dipende dalla qualità dei materiali utilizzati. Ecco perché per un impianto sicuro bisogna sempre rivolgersi ad esperti, e mai a chi utilizza il fai da te che può rivelarsi molto rischioso.

Ma quindi, come si installa un impianto elettrico civile?

I punti di partenza sono rappresentati dalla posizione del contatore e da quella destinata al quadro generale. Di solito il quadro generale non deve essere visibile, deve essere posizionato vicinissimo al contatore e in una posizione raggiungibile con facilità.

Fatto ciò si passa poi al posizionamento delle scatole di derivazione a 25 cm da terra alle quali verrà unito il quadro generale, mediante l’utilizzo di tubi flessibili. Il procedimento termina con il posizionamento dei contenitori (scatole per frutto) all’interno dei quali verranno inserite prese, deviatori, interruttori e così via. Ognuno di essi sarà collegato alla scatola di derivazione.

Impianto elettrico civile: manutenzione

Un impianto elettrico funzionante è sinonimo di buona manutenzione. E non è una frase fatta. E la manutenzione, in quanto fondamentale è un intervento necessario per evitare scomodi imprevisti, come malfunzionamenti improvvisi che possono deteriorare, col tempo, l’intero impianto.

A distanza di tempo, nonostante la periodicità dei controlli, sarà inevitabile una vera e propria sostituzione dell’impianto elettrico: eliminazione dei pezzi obsoleti e installazione di componenti moderne. Non è un lavoro da sottovalutare e devi affidarti a un professionista la cui mission sarà quella di garantirti impianti sicuri, funzionanti, a norma e rispettosi dell’ambiente.

Scopri cosa possiamo fare per te

Alessi Lino, si occupa a 360° degli impianti elettrici civili di condomini, privati, aziende ecc. partendo dalla progettazione, secondo le normative vigenti seguita direttamente dal nostro Ing. Marco Alessi, all’installazione di nuovi impianti, alla manutenzione degli stessi con appositi contratti con cadenza annuale/biennale, sino al rilascio delle dichiarazioni di conformità.

Inoltre tutti i materiali da noi utilizzati sono certificati e di ottima qualità delle principali marche: VIMAR, BTICINO, GEWISS, SCHNEIDER.


IMG_3776.jpg

20/03/2023

Quando si parla di impianti idraulici e di riscaldamento, non ci riferiamo solamente a componenti essenziali della propria casa, quanto anche a sistemi particolarmente complessi che meriterebbero un’attenta manutenzione, al fine di non trascurare piccole inefficienze che, con il passare del tempo, potrebbero portare a richieste urgenti di interventi straordinari. Ma che cosa sono gli impianti idraulici e di riscaldamento? Per quali motivi è così importante richiedere una coerente manutenzione da parte di un esperto professionista?

Impianti idraulici e di riscaldamento: cosa sono

Come tutti ben sappiamo, gli impianti idraulici e di riscaldamento sono elementi strutturali importantissimi in ogni appartamento, in grado di garantirci l’erogazione di acqua calda e fredda in cucina, in bagno e negli altri locali raggiunti dall’impianto, e di diffondere calore durante l’inverno (e refrigerio durante l’estate).

Con tali funzioni, appare evidente come impianti idraulici e di riscaldamento siano degli elementi insostituibili per garantire il proprio comfort e i termini di vivibilità all’interno delle mura domestiche. Ed è anche evidente che oggi questi impianti sono in grado di operare con termini di efficienza e di efficacia notevolmente migliori rispetto al passato, con consumi molto ridotti rispetto ai modelli meno recenti.

Per quanto riguarda la loro installazione, l’impianto idraulico è parte integrante dei requisiti minimi per l’abitabilità di una casa, mentre è facoltativo l’impianto di condizionamento, per quanto sempre più comune. Chi costruisce una nuova casa o sceglie di ristrutturare il proprio appartamento, difficilmente rinuncia al comfort che è in grado di erogare l’impianto di riscaldamento e di climatizzazione, oggi giorno insostituibile alleato per poter migliorare il benessere nelle proprie stanze.

Alessi Lino: scopri il nostro servizio

La nostra società Alessi Lino vi garantisce un servizio idraulico completo, occupandosi dell’installazione, manutenzione e riparazione di componenti idraulici (rubinetterie, sanitari, scaldabagni ecc..) per aziende e privati.

Inoltre noi di Alessi Lino siamo in grado di garantirti lo stesso servizio per gli impianti di condizionamento. Noi di Alessi Lino siamo un’azienda in grado di occuparci interamente sia dell’installazione che della manutenzione periodica con cadenza annuale/biennale degli impianti di condizionamento di marca DAIKIN (dotati di pompa calore).

Tutti i nostri tecnici impiegati sono qualificati ed in possesso del patentino frigoristi, così come per la ns. azienda la cui certificazione viene rinnovata annualmente con verifica e controllo degli interventi eseguiti e delle attrezzature utilizzate.

Infine provvediamo a nostro carico, in seguito all’installazione/manutenzione al rilascio del libretto d’impianto ed alla registrazione dell’intervento sul portale F-GAS. Se hai bisogno di assistenza o semplicemente di una consulenza non esitare a contattarci!

 


2-1.jpg

24/02/2023

Quando si parla di sistema di videosorveglianza si fa riferimento ad un sistema che, grazie a delle telecamere ed altri dispositivi di gestione, permette di videoregistrare quanto accade attorno e (opzionalmente) dentro casa.

Questa soluzione però non dà allarmi, perché anche qualora potesse emetterli, sarebbero per lo più falsi. Questo perché la tecnologia di rilevazione è molto differente da quella dei sensori d’allarme perché pensata per essere abbastanza sensibile in modo da “registrare” le prove.

Pensare di allarmare casa con le telecamere è sbagliato, perché servono solo per vedere a posteriori cosa è

Quindi se anche tu stai anche solo pensando di poterti proteggere con le sole telecamere, ti dico subito che la risposta è decisamente negativa.

È necessario un sistema d’allarme vero e proprio al quale, volendo, si può aggiungere la videosorveglianza.

Vantaggi e svantaggi della videosorveglianza

Quando non sei in casa, i ladri sanno bene che possono permettersi di fare più rumore oppure di spacciarsi per operai che lavorano a casa tua, aumentando il rischio di intrusione. Non è più sufficiente, quindi, il solo sistema di allarme con telecamere di videosorveglianza, che non ha alcuna funzione di deterrente.

Hai bisogno di una seconda linea di difesa che si chiama sistema di antifurto-antintrusione. Ma vediamo bene le differenze.

Mentre un sistema di videosorveglianza con telecamere non compie alcuna azione proattiva di difesa e si limita a documentare quanto sta accadendo, un sistema di sicurezza antifurto-antintrusione serve anche a dare l’allarme quando un malintenzionato tenta di introdursi in uno spazio protetto, facendolo scappare e avvertendo proprietari e forze dell’ordine affinché intervengano.

Con un sistema di videosorveglianza non riuscirai a spaventare i potenziali intrusi: la mancanza di dispositivi acustici che possano disturbarne l’operato ed evidenziare quale sia l’abitazione che ha bisogno di aiuto ai soccorritori, rende questa soluzione pressoché inutile. Inoltre, se scegli una telecamera wireless, basta un oggetto tascabile facilmente reperibile online per oscurare completamente la sua vista! Con un sistema antifurto-antintrusione invece nessuno può manomettere il tuo sistema di sicurezza.

Alessi Lino: scopri il nostro servizio

Con le nuove tecnologie, la videosorveglianza integrata all’impianto d’allarme antintrusione, offre ampie soluzioni per la gestione ed il controllo remoto tramite smartphone e tablet, e quindi la possibilità di intervenire in tempo reale in qualunque parte del mondo Vi troviate.

Per banche, uffici, negozi, abitazioni, aree pubbliche e private, Vi proponiamo impianti di videosorveglianza realizzati con i sistemi più tecnologici proposti sul mercato, capaci di garantire una protezione totale.

Oltre alla realizzazione di nuovi impianti di videosorveglianza, provvediamo anche alla manutenzione degli stessi, mediante la stipula di specifici contratti con cadenza annuale/biennale.

 

Rivolgiti a noi per una consulenza personalizzata


03-640x480-1.jpg

04/01/2023

illuminazione artificiale contribuisce per una parte non trascurabile ai consumi energetici finali di energia elettrica, pertanto risultano necessarie delle azioni volte a limitarne il consumo stesso, senza penalizzare i requisiti di sicurezza e comfort visivo.

Tutti gli apparecchi di illuminazione utilizzati da noi di Alessi Lino (brand Philips ed Osram) sono di ottima qualità dotati di apposita certificazione antinquinamento.

Alessi Lino: scopri il nostro servizio

La nostra società Alessi Lino, con la consueta attenzione che la contraddistingue, mira a ricercare soluzioni ottimali per ogni caso di studio, proponendo le fonti luminose e gli apparecchi illuminanti più adatti alla situazione.

Consigli sull’illuminazione

Noi di Alessi Lino ti consigliamo la modernizzazione dell’illuminazione esistente o ti aiutiamo nella scelta di nuove lampade. Tutto questo nel rispetto alle vostre esigenze.

Proposta di posizionamento

La nostra azienda crea anche un’analisi personalizzata delle esigenze di illuminazione, compresa la determinazione del numero di punti luce e il loro posizionamento, tenendo conto dei collegamenti tecnici e degli elementi della stanza.

Inoltre Alessi Lino S.r.l. ha provveduto all’iscrizione all’Albo Rifiuti nelle categorie 2BIS e 3 BIS per lo smaltimento delle apparecchiature non utilizzabili secondo le normative vigenti.

Le diverse tipologie di lampade: curiosità

La luce emessa da una lampada si misura in Lumen (Lm) e la sua potenza elettrica in W. Il rapporto lm/W esprime il rendimento della lampada. Più alto è questo rapporto maggiore è l’efficienza della lampada. Lampade a basso consumo hanno un rendimento superiore a 50 lm/W. Premesso questo, possiamo distinguere 3 tipologie di lampade:

Lampade ad Incandescenza: la luce è emessa da un filamento di metallo (tungsteno) reso incandescente dal passaggio della corrente elettrica. Il filamento è posto in un bulbo di vetro nel quale viene creato il vuoto e immesso un gas inerte (argon). Le lampade ad incandescenza tradizionali hanno una efficienza luminosa molto bassa (10/15 lm/W) ed una vita media di 1000 ore.

  • Tradizionali;
  • Alogene

Lampade Fluorescenti: contengono, oltre a vapore di mercurio a bassa pressione, anche uno strato di sostanza fluorescente che riveste internamente il tubo di vetro. Alle estremità del tubo di vetro ci sono due elettrodi che danno luogo, al passaggio della corrente, ad una scarica che emette una radiazione luminosa. Rispetto alle lampade ad incandescanza hanno una efficienza luminosa alta (50-120 lumen/W) ed una durata (vita media) di 10.000 ore.

  • Tubolari (neon);
  • Compatte (a risparmio energetico).

Lampade a LED (Light Emitting Diode): sono dispositivi a semiconduttore in grado di emettere una radiazione luminosa fredda (non emette calore nell’ambiente perchè lo disperde posteriormente). Sono utilizzati molto nell’elettronica, ma da qualche anno si stanno diffondendo anche per altre applicazioni, quali semafori, luci di posizione e stop delle automobili, illuminazione decorativa e lampade per uso domestico. Rispetto ad una lampada a incandescenza, a parità di luce emessa, consumano circa l’80% in meno di energia elettrica, con una vita media tra le 50.000 e 100.000 ore.

Mettiamoci al lavoro sul tuo progetto di illuminazione! Cosa aspetti allora? Se hai bisogno di una consulenza illuminotecnica? Mettiti in contatto con noi. Ti informeremo sulle opzioni disponibili senza impegno.


Alessi Lino

Impianti elettrici, idraulici e di condizionamento.
02 603900

amministrazione@alessilino.it

Dove siamo



Sede legale ed operativa: Via Filippo Baldinucci 3/C – 20158 Milano

Capitale Sociale €. 15.000,00 i.v. – Partita IVA 13376590157

Codice fiscale e numero iscrizione Registro imprese di Milano n. 13376590157

REA n° 1643927